Chi vuole lavorare sulle braccia ed ottenere bicipiti di ferro sceglie il curl manubri per eseguire esercizi mirati al potenziamento ed allo sviluppo dei seguenti gruppi muscolari: il bicipite brachiale, il brachiale ed il brachioradiale.

Questo workout consente di stimolare al meglio tutti i flessori del braccio.

Il curl, in genere, può essere eseguito usando bilanciere, manubri o cavo basso ed è consigliabile alternare l’utilizzo di questi tre attrezzi per ottenere i massimi risultati.

Prima, però, di consigliare gli strumento attraverso cui ottenere braccia forti e massicce, è giusto indicare gli esercizi migliori da eseguire per giungere al traguardo in modo corretto, ragionevole ed efficace.

Prima di scoprirli, considerate che il curl con manubri punta a sviluppare gran parte del bicipite ed è, perciò, un allenamento complesso: sviluppa la massa del bicipite isolando i due capi dello stesso.

Di base, viene eseguito su inclinazione del manubrio con supinazione e pronazione.

Esecuzione curl manubri: varianti dell’allenamento

I curl manubri possono essere eseguiti attraverso vari esercizi: in piedi, da seduti, unilaterali o bilaterali, su panca inclinata, ecc.

Indipendentemente dalla variante dell’esercizio, dovrete stabilire il peso ideale per la vostra preparazione fisica e dosare correttamente lo sforzo: quest’ultimo deve interessare i bicipiti, non le spalle o il resto del corpo (che, durante il workout, deve mantenersi assolutamente fermo).

L’esercizio di base va eseguito piegando il braccio ed iniziando a sollevare il manubrio fino alla spalla mantenendolo orizzontale ed insistendo sulla massima contrazione (di picco).

Se volete isolare il capo esterno del bicipite non dovrete far altro che effettuare una leggera pronazione di un paio di gradi avendo cura di mantenere orizzontale il manubrio.

Restano, quindi, la contrazione di picco e la pronazione i due fattori importanti per eseguire il corretto curl manubri.

La variante a martello, che intensifica la stimolazione del brachioradiale, va eseguita mantenendo neutra l’impugnatura e compiendo una flessione di poco più di 90°.

Per provocare una tensione maggiore del tratto lombare il curl manubri va eseguito seduti su una panca inclinata a 45° – 60° che imponga al bicipite brachiale uno stato di pre-stiramento per l’aumento della tensione muscolare: questa variante non è adatta a chi ha problemi all’articolazione della spalla, che in questo esercizio viene flessa maggiormente stressando il capo lungo del bicipite.

Premesso che lo sviluppo dei bicipiti si basa non solo sulla flessione (curling) del gomito ma anche sull’atto di supinarlo (ruotando il palmo verso l’alto), il bilanciere blocca i polsi rendendo impossibile la suddetta supinazione mentre il curl manubri è l’ideale per eseguire il movimento perfetto.

Il curl manubri supinato si esegue assicurandosi, innanzitutto, che il polso sia completamente supinato prima che si verifichi l’angolazione di 90° tra avambraccio e bicipite.

Curl con manubri classico o con manubri alternati?

Partiamo dalla premessa che tutti noi (o quasi) abbiamo un lato del corpo che vanta una forza maggiore rispetto all’altra e tutti i metodi regolari di allenamento accentuano la differenza.

Allenarvi con il bilanciere non consente, di conseguenza, di equilibrare i muscoli in senso estetico e funzionale ma accentuerà quella differenza naturale.

Lo stesso vale per il curl manubri classico eseguito, diciamo così, in senso simmetrico con entrambe le braccia.

E’ importante, quindi, lavorare più intensamente con esercizi cosiddetti monolaterali (su un solo lato, il più debole) per arrivare a bilanciare la forza delle due braccia e la stabilità generale.

Gli esercizi monolaterali o unilaterali generano contrazioni più forti, perciò si rivelano efficaci.

Detto questo, tra curl manubri classico (simultaneamente con le due braccia) e curl con manubri alternati (un braccio per volta) il secondo risulta più efficace per riequilibrare la forza ai due lati e la stabilità generale.

Il curl con manubri alternati ha un altro vantaggio: lavorando su un braccio per volta provoca meno stimoli al sistema nervoso centrale e lo impegna meno con la diretta conseguenza di poter usare carichi più pesanti aumentando il numero delle ripetizioni di un esercizio.

E’ preferibile sedersi su una fitball quando si esegue il curl alternato affinché l’asimmetria del movimento generi una sollecitazione agli addominali.



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